Un tema delicato, e spesso troppo sottovalutato da chi scommette, è quello che riguarda le quote e i payout. I bookmakers fanno la loro fortuna trattenendo una percentuale dell’ammontare investito dai giocatori sulla piattaforma: più questa è alta, più il giocatore sarà svantaggiato nel lungo periodo. A questo punto pare abbastanza scontato che una delle primissime cose da fare quando ci si trova a dover selezionare un operatore è quella di individuare chi propone le migliori quote sulle scommesse. Per fare ciò la via più rapida è cercare sul sito web dell’operatore una pagina che indichi per filo e per segno tutti i payout che vengono assegnati ai vari sport. Purtroppo non tutti riportano questi numeri. Sarebbe quindi utile riuscire a calcolare in maniera autonoma la trattenuta che il bookmaker applica ad ogni evento quotato. Iniziamo ora a comprendere cosa siano esattamente una quota, la lavagna e un payout, il tutto attraverso esempi di facile comprensione e lettura. Ci concentreremo poi su alcune piccole strategie da mettere in pratica per riuscire ad assicurarsi quanti più vantaggi possibili sull’allibratore. In ogni caso, se volete facilitarvi le cose, sappiate che bet365 offre le quote migliori su piazza. Siete pronti? Cominciamo!
Capire il valore delle quote quando si parla di scommesse
Nel paragrafo precedente abbiamo introdotto il tema delle quote e abbiamo voluto sottolineare come, nonostante sia un argomento piuttosto delicato per ogni giocatore, questo venga messo spesso in secondo piano. Ma cosa rappresentano le quote quando si parla di scommesse? E qual è la loro natura? Una quota indica semplicemente la percentuale di volte che secondo il bookmaker un evento si verifichi. Facciamo un esempio pratico. Nella finale Roland Garros 2016 , che ha visto Novak Djokovic e Andy Murray darsi battaglia per la conquista del titolo, i due atleti erano quotati per la vittoria finale a 1,73 il primo e a 2,1 lo scozzese. È possibile calcolare le percentuali di vittoria assegnate rispettivamente ai due contendenti dividendo 100 per il valore della quota. A questo punto è facile scoprire come la probabilità che Djokovic avrebbe vinto questa partita, secondo i bookmakers, sia stata del 57,8% (100/1,73). In questa precisa situazione meno credito è stato dato alle chance di vittoria di Murray, quotato 2,1 grazie a una stimata percentuale di vittoria che si attestava al 47,6%. Notate qualcosa di strano in queste due percentuali? Ebbene sì, la somma tra le due supera di qualche punto il 100%. Non è un errore, anzi, è proprio da qui che i bookmakers ottengono i loro guadagni.
Il concetto di lavagna
Ora che abbiamo compreso cosa sia una quota e quale sia la sua natura, spiegheremo attraverso il concetto di lavagna come il bookmaker calcoli il proprio margine. Poco fa abbiamo visto che la somma delle due percentuali di vittoria di Djokovic e Murray superava il 100%. La lavagna è proprio questo: la somma delle percentuali che si possono ricavare dalle quote, il cui risultato rappresenta il rischio che il bookmaker intende accollarsi su un determinato evento. Più bassa sarà la percentuale di lavagna maggiore sarà il rischio per l’allibratore. Facendo riferimento all’esempio della finale Roland Garros 2016 noteremo che la somma delle due percentuali dà come risultato un 105,4%. Grazie a questo numero e a un semplice calcolo matematico possiamo dedurre quale sia il payout, che ci aiuterà a scoprire quale sia il margine netto che il bookmaker si garantisce su un determinato evento.
Cosa sono i payout e in che misura possono essere definiti vantaggiosi
Il payout rappresenta la percentuale dei soldi investiti dai giocatori che viene restituita sotto forma di vincita al termine di ogni evento. Quando leggete che un determinato incontro di calcio ha un payout del 96% significa che ogni 100€ investiti dagli utenti l’allibratore ne restituirà 96, garantendosi così un guadagno di 4€. Calcolare il payout è davvero semplice e potete farlo servendovi di questa formuletta: (100/lavagna) *100. Il margine netto del bookmaker è invece rappresentato dalla seguente formula: 100-payout. A questo punto è chiaro che più la percentuale di payout si avvicina al 100 e maggiori saranno i guadagni nel lungo periodo dei giocatori. Difficile stabilire una soglia in cui un payout possa essere definito vantaggioso, ma tendenzialmente tutto quello che sta sopra il 90%, o meglio ancora 94%, può essere considerato accettabile. Lo abbiamo già detto, ma è sempre meglio ripeterlo: prima di scegliere su quale bookmaker investire i vostri soldi date uno sguardo attento ai payout, perché potrebbero cambiare radicalmente il peso del vostro portafogli.
Consigli utili per difendersi dai bookmakers
Sappiamo cosa sia una quota e cosa rappresenta, abbiamo compreso il concetto di lavagna e sappiamo finalmente calcolarci un payout. L’unica cosa a mancare all’appello è il tempo necessario a prendere carta, penna e calcolatrice e studiare ogni singolo evento. La domanda sorge spontanea: cosa bisogna fare per velocizzare la pratica? In rete esistono parecchi siti che hanno la funzione di riportare e confrontare tutte le quote e i payout che i bookmakers offrono su un determinato evento. Se si avvicina il weekend e avete intenzione di studiare il match del posticipo domenicale vi consigliamo di monitorare le quote e il loro andamento attraverso questi portali di comparazione, così da poter sapere sempre quali sono le migliori e chi offre i payout più convenienti. I prossimi temi che affronteremo riguardano alcuni piccoli consigli e strategie utili per diventare dei giocatori vincenti.
Value bet: cosa sono e come riconoscerle
Questo paragrafo è scritto per tutti quei giocatori che vogliono veramente trovare una strategia che porti lentamente al successo nel mondo delle scommesse sportive. Battere il banco è un’impresa veramente ardua che solo il 2% dei giocatori circa è in grado di fare. Chi scommette per vincere conosce bene il significato di value bet (o scommessa di valore) e quando effettua una puntata seleziona soltanto singoli eventi che a suo modo di vedere portano dei guadagni. Il bookmaker non è una macchina perfetta, anche perché dietro ai movimenti di quota ci sono sì dei sistemi informatici abbastanza sofisticati, ma l’ultima parola spetta sempre ai quotisti, coloro che stabiliscono il prezzo finale di ogni singolo incontro. Una value bet si palesa esattamente nel momento in cui il bookmaker commette l’errore di sottovalutare la probabilità teorica del realizzarsi di un evento. Chiariamo meglio il concetto con un esempio: diciamo che in un match tra Inter e Udinese un allibratore proponga la vittoria dell’Inter a 2, assegnando così una probabilità del 50% che questo evento si verifichi. Se secondo una nostra stima personale l’Inter ha invece il 60% di probabilità di vittoria, ecco che ci troviamo di fronte ad una value bet. Secondo il nostro calcolo la quota ipotetica sarebbe dovuta essere 1,66 e per questo motivo non possiamo lasciarci sfuggire l’occasione di scommettere a quota 2. Va da sé che stimare precisamente la percentuale di vittoria di una squadra in un incontro non sia un compito estremamente facile, ma con un po’ di conoscenza sull’argomento e un po’ di pratica è comunque possibile togliersi grosse soddisfazioni.
Sure bet: le scommesse sicure
Una sure bet, lo dice la parola inglese, è una scommessa sicura e significa che indipendentemente da come finisca un incontro riusciremo a guadagnare dei soldi. Utopia? Assolutamente no, ma non è semplice scovare una sure bet e per farlo bisogna necessariamente monitorare un gran numero di bookmakers. Se l’allibratore guadagna quando la lavagna supera il 100%, una sure bet si verifica quando questa soglia scende al di sotto del 100%. Una volta scovata basterà semplicemente spalmare l’importo che vogliamo scommettere su ogni risultato possibile, in modo da garantirci un guadagnano senza dover badare a quale sia il risultato al fischio finale. Ora vi starete chiedendo come e dove è possibile trovare queste fantomatiche scommesse sicure, quello che possiamo consigliarvi è di fare una piccola ricerca su Google, in men che non si dica troverete risposta ad ogni domanda.
Conclusioni
Vi è piaciuto questo bel ripasso di matematica? Scherzi a parte, per diventare un giocatore vincente è assolutamente necessario metabolizzare questi concetti. Le case da gioco utilizzano sistemi all’avanguardia che giorno dopo giorno diventano sempre più precisi. Batterli non è facile, ma dovrebbe essere lo scopo di ogni giocatore che mira a trasformare una passione in una piccola fonte di guadagno. Il fine di questo portale è quello di selezionare i bookmakers che, almeno in Italia, offrono le migliori quote sulle scommesse e i payout più vantaggiosi. Detto questo, iscrivetevi a quello che vi attira di più tra quelli da noi proposti e cominciate a scommettere fin da subito grazie ai bonus di benvenuto.